Allarme Pesticidi nella Cannabis: Cosa Rivela un'Indagine Canadese

Oily Moly Piantagioni Canapa sativa e CBD

In una recente ricerca condotta in Canada, i risultati hanno mostrato differenze significative tra i campioni di cannabis provenienti dal mercato legale e quelli illeciti in termini di presenza di pesticidi.

Lo studio, pubblicato nel Journal of Cannabis Research, ha utilizzato un metodo all'avanguardia per testare la presenza di 327 pesticidi diversi nei campioni di infiorescenze di cannabis. Fonte del Ricerca: Gagnon, M., McRitchie, T., Montsion, K. et al. High levels of pesticides found in illicit cannabis inflorescence compared to licensed samples in Canadian study using expanded 327 pesticides multiresidue method. J Cannabis Res 5, 34 (2023).

Il Contesto:

La crescente legalizzazione della cannabis in tutto il mondo ha portato a un maggiore interesse per la qualità e la sicurezza del prodotto. Questo include la preoccupazione per i pesticidi, che possono avere effetti nocivi sulla salute se presenti in quantità eccessive.

Il Metodo:

Il team di ricerca ha sviluppato e validato un nuovo metodo per rilevare i pesticidi nella cannabis. Questa tecnica avanzata ha permesso di analizzare un vasto spettro di 327 pesticidi, ben al di là dei precedenti standard di test.

Risultati Principali:

Campioni licenziati: Su un totale di 36 campioni licenziati analizzati, solo il 6% ha mostrato tracce di pesticidi, tutti al limite di rilevazione del metodo di 0,01 µg/g. Campioni illeciti: In contrasto, il 92% dei campioni di cannabis illecita ha mostrato la presenza di pesticidi. Inoltre, questi campioni contenevano in media 3,7 pesticidi diversi per campione. Alcuni campioni presentavano livelli di pesticidi come il clorpirifos, l’imidacloprid e il miclobutanil, a concentrazioni notevolmente superiori, addirittura oltre tre ordini di grandezza rispetto ai limiti di rilevazione. Questi risultati sono allarmanti e sottolineano il rischio potenziale per i consumatori che scelgono di acquistare cannabis dal mercato illecito. La presenza diffusa di pesticidi nei campioni illeciti è una preoccupazione seria per la salute pubblica.

La ricerca ha evidenziato come la cannabis illecita presenti livelli significativamente più elevati di pesticidi rispetto a quella licenziata. Questi risultati sono in linea con studi precedenti condotti in altre giurisdizioni. Tuttavia, questa ricerca è unica nel suo genere, poiché confronta la presenza di pesticidi nel mercato legale e in quello illecito in un Paese in cui la cannabis è legale. Questa ricerca ha dimostrato l'importanza di avere metodi di test avanzati e completi per garantire la sicurezza dei prodotti di cannabis.

Oli di CBD: prodotti Cosmetici o prodotti tecnici?

Guardando all'Italia, è interessante notare che i prodotti a base di CBD sono commercializzati o come prodotti cosmetici o come prodotti tecnici. Solo per i prodotti cosmetici è richiesta la presentazione di un PIF (Dossier Informativo sul Prodotto) che dichiari l'origine delle piante utilizzate. Questa distinzione è fondamentale. Mentre i prodotti cosmetici sono sottoposti a controlli più stringenti, i prodotti tecnici spesso non hanno forme di controllo sull'origine delle piante utilizzate per l'estrazione. Questo può portare a potenziali rischi per la salute dei consumatori, specialmente se ci sono residui di pesticidi o altre sostanze nocive. Per i consumatori italiani, questi risultati sottolineano l'importanza di scegliere prodotti a base di CBD che abbiano chiare certificazioni sull'origine e sulla qualità. E, come sempre, quando si tratta di scelte relative alla salute, è meglio errare dalla parte della cautela. La tua salute potrebbe dipendere da esso.

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